Riscaldatori corazzati per riscaldamento aria e usi vari
Le resistenze corazzate per riscaldamento aria, sia in tubo alettato che liscio, possono essere realizzate con leghe metalliche differenti ( varie tipologie di acciaio, Incoloy 800 , titanio, etc.)
a seconda della loro destinazione d’uso.
Le resistenze corazzate per riscaldamento aria sono realizzabili con un’ampia gamma di potenze, tensioni, lunghezze (fino a 6.000 mm.) e forme.Tramite piegatura, è possibile realizzare geometrie differenti che meglio si adattano all’applicazione del cliente.
I diametri delle guaine disponibili sono:
- 8,2mm.
- 10,3mm.
- 15,4mm.
I diametri della zona alettata sono:
- 28,2mm.
- 30,3mm.
- 35,4mm.
L’alettatura spiroidale di nastro metallico, garantisce elevato scambio termico e può essere realizzata in varie leghe (a seconda dell’applicazione).
INFORMAZIONI COSTRUTTIVE
I riscaldatori corazzati per aria (e per usi vari), sia in tubo alettato che in tubo liscio sono composti da una serie di elementi assemblati, tra i quali troviamo :
• Spirale resistiva in lega di nichel resistente alle elevate temperature
• Ossido minerale purissimo (altamente compattato e ricotto) ad elevato isolamento dielettrico con ottima resistenza alle elevate temperature
• Corazza esterna in varie leghe metalliche (Ferro, AISI 304, AISI 321, AISI 316, Incoloy 800, ecc….) in base al tipo di gas riscaldato e alle temperature di esercizio
• Attacchi filettati o flangiati (in varie leghe metalliche) in base al numero di elementi, al processo produttivo, alla pressione nonché alla temperatura di esercizio
• Alettature spiroidali di nastro metallico in varie leghe (a seconda della corrosività ambientale), applicate meccanicamente, per aumentare la superficie di scambio
IMPIEGHI E VANTAGGI
I riscaldatori corazzati con isolamento minerale, data la loro particolare versatilità, possono assumere una quantità infinita di forme ed essere impiegati nei più disparati settori, con temperature che spaziano tra -150° C e + 800° C. Essi, per via del loro eccellente scambio termico e della loro uniformità di riscaldamento, sono particolarmente utili nel riscaldamento di soluzioni gassose (sia statiche che in movimento) e si prestano ad essere impiegati nei più svariati campi industriali, come:
Forni di asciugatura, Forni di cottura, Cabine di verniciatura, Canali caldi, Stampi, Centrifughe per asciugatura, Macchine per alimenti, Scaldavivande, Sterilizzatori a vapore secco, Impianti di asciugatura su macchine lavametalli, Macchine per stireria, Canali di convogliamento aria, Batterie per riscaldamento aria, Impianti per la filtrazione e il trattamento dell’aria, Unità di trattamento aria, Scambiatori di calore (aria/aria) ecc…
Potenza e Voltaggio
I riscaldatori corazzati per riscaldamento aria e per usi vari, possono essere costruiti con una potenza specifica (W/cm²) variabile in funzione del tipo di impiego e delle temperature di esercizio, in ogni caso non oltre i 10 W/cm², mentre, per quanto riguarda la tensione di alimentazione non potrà essere superiore a 580V. In ogni caso entrambe sono soggette a verifica di fattibilità in rapporto a molteplici fattori, primo su tutti la dimensione del riscaldatore
ZONE RISCALDANTI E ZONE FREDDE
Tutti i riscaldatori per aria e gas necessitano di un tratto neutro per il loro corretto funzionamento che è tanto più lungo, tanto più è alta la temperatura di esercizio, fino a necessitare di un tratto neutro aggiuntivo (esterno) in casi estremi.
BATTERIE ELETTRICHE PER ARIA VENTILATA
Le batterie elettriche per riscaldamento aria ventilata o per aria statica (nella versione a bassa densità superficiale) sono realizzate dall’ insieme di più elementi riscaldanti, raggruppati all’interno di una cassa metallica, utili al raggiungimento della potenza necessaria per il salto termico richiesto dal processo produttivo.
La quantità di elementi installati è spesso rapportata, oltre che al delta di temperatura richiesto, al numero degli stadi di funzionamento necessari al tipo di installazione. In base al tipo di applicazione è possibile utilizzare batterie elettriche di tipo standard (da installare direttamente all’interno della macchina) oppure batterie con campane per il convogliamento dell’ aria per il raccordo alla canalizzazione o all’ unità ventilante.
ALCUNE TIPOLOGIE DI RISCALDATORI PER ARIA
1) Riscaldatore standard per aria statica o ventilata piega a U senza alettatura
2) Riscaldatore standard per aria statica o ventilata piega a U con alettatura
3) Riscaldatore standard lineare per aria statica o ventilata con alettatura
4) Riscaldatore standard lineare per aria statica o ventilata senza alettatura (con attacchi filettati e senza)
5) Riscaldatore per aria statica o ventilata su attacco filettato con di prolunga fredda
6) Riscaldatore standard con piega a M
7) Riscaldatore compatto con prolunga fredda, per aria fortemente ventilata
8) Riscaldatore standard per aria statica o ventilata piega a M con alettatura
9) Riscaldatore multipiega a interasse ridotto per forni statici e ventilati
10) Riscaldatore per centrifughe ad aria
11) Riscaldatore per aria statica utile per celle di sbrinamento
COMPARAZIONE TRA RISCALDAMENTO CONVETTIVO E RISCALDAMENTO PER IRRAGGIAMENTO
Nel grafico sopra è indicata la potenza totale (Kw/m²), al netto delle dispersioni ambientali, riferita ai due modelli di riscaldamento più usati nelle applicazioni dove vi è un’ampia superficie da trattare; ossia quello convettivo ( ) e quello per irraggiamento ( ).
In particolare nel grafico viene evidenziata la quantità di Watt al metro quadro trasmessi alla superficie stessa, in relazione alla temperatura ambientale, riferita a tre diversi valori di velocità d’aria (riscaldamento convettivo), e a due diversi valori del fattore di emissione onda (riscaldamento per irraggiamento), su strutture denominate “Forni Aperti” installate a bordo di applicazioni mobili (es. nastri trasportatori).
Temperatura esterna della guaina su riscaldatori in aria statica a pressione atmosferica
Nel grafico a lato è raffigurato l’Innalzamento della temperatura superficiale, media, raggiunta dalla guaina esterna di un riscaldatore corazzato con tubo liscio, posizionato in aria statica a + 20° C (umidità ambientale al 50%). In fase di incremento della temperatura la condizione iniziale subisce delle notevoli modifiche dettate dalla nuova temperatura di partenza e dalle condizioni di installazione (luogo di posizionamento del riscaldatore).
GAS E MISCELE DI GAS
Nella tabella viene indicata la massima (e quella minima) temperatura raggiungibile (in °C) dalla guaina esterna dei riscaldatori per aria esposti in alcuni dei più comuni ambienti; detti valori sono riferiti alla condizione di aria statica (in ambiente iniziale a 20° C con pressione atmosferica) e a guaine esterne dei più pregiati materiali (Es. Incoloy 800 e leghe simili). La tabella indica anche la massima (e di conseguenza la minima) densità superficiale ammissibile (sempre nelle stesse condizioni) Nota: si tenga presente che il materiale della spirale resistiva (filamento interno con il quale sono realizzati i riscaldatori) può garantire il corretto funzionamento del riscaldatore (pena la rottura del filamento stesso) solo se non si superano temperature superficiali, sulla guaina del riscaldatore, pari a 800°C
Tutti i dati riportati nel presente documento sono da intendersi a carattere puramente indicativo e per nulla vincolanti a decisioni sulla scelta del riscaldatore in base alla sua eventuale applicazione. Di fatto la Errepi s.a.s. non si ritiene responsabile per danni a cose o persone derivanti dalla soggettiva interpretazione e dall’uso improprio di quanto sopra esposto.
DIMENSIONI E DESCRIZIONE COMPONENTI PER RISCALDATORI STANDARD
1 – Lunghezza parte utile (o parte ventilata)
2 – Lunghezza zona fredda interna
2/A – Lunghezza zona fredda esterna
2/B – Lunghezza zona fredda posteriore
3 – Lunghezza parte riscaldante
4 – Innesto filettato (in pollici gas o in mm.)
5 – Altezza piega gambe interne
6 – Guarnizioni di tenuta (a richiesta)
7 – Connessioni elettriche (materiali vari)
8 – Interasse piega elemento
9 – Materiale e diametro corazza elemento
10 – Materiale e diametro alettatura esterna
11 – Lunghezza totale (fuori tutto)
12 – Lunghezza parte filettata
13 – Lunghezza connessioni elettriche
14 – Larghezza totale piega elemento
15 – Forma piega elemento
16 – Lunghezza parte alettata
Per scegliere la corretta tipologia di riscaldatore elettrico per riscaldamento aria idoneo al tipo di applicazione, al tipo di gas da riscaldare, alla portata di aria nonché al suo delta T, alla temperatura finale di esercizio e all’ambiente esterno che lo ospita, interpellare il nostro ufficio tecnico che fornirà tutte le informazioni necessarie per un corretto dimensionamento; altresì la ERREPI’ non si riterrà responsabile per scelte arbitrarie sull’uso dei riscaldatori da lei forniti, in merito a danni a cose o persone derivanti da tali scelte e/o da usi impropri.
Istruzioni di sicurezza, installazione, uso e stoccaggio
1. Premessa
Le seguenti istruzioni di sicurezza si riferiscono all’installazione, uso, manutenzione e stoccaggio di riscaldatori a corazzati per riscaldamento aria
2. Luogo di stoccaggio
Immagazzinare l’elemento in un luogo a temperatura ambiente e privo di umidità. Nel caso di stoccaggio prolungato, prima della messa in funzione del riscaldatore, si suggerisce di essicarlo in forno per 10/12 h alla temperatura di 100/130°. L’ossido di magnesio di cui è composto, essendo materiale idroscopico, tende ad accumulare umidità ambientale.
3. Connessioni elettriche
Proteggere le connessioni da eventuale contatto con liquidi o gas.
Effettuare cablaggi elettrici prestando attenzione alla tensione di alimentazione del riscaldatore e alla potenza installata.
4. Condizioni per l’installazione
I riscaldatori possono essere forniti con boccole o piastrine di fissaggio.Verificare quindi il preciso accoppiamento tra le stesse e l’impianto di destinazione.
Qualora si utilizzino guarnizioni per accoppiamento a tenuta , verificarne la compatibilità con la temperatura di esercizio. Dopo alcune ore di funzionamento, si consiglia di verificare la tensione di serraggio delle parti filettate ed eventualmente ripristinarla.
5. Sistemi di controllo e sicurezza
Se il riscaldatore è provvisto di termostato di sicurezza, effettuare collegamento dello stesso verificando che al raggiungimento della temperatura impostata si verifichi l’interruzione di corrente.
6. Manutenzione e sostituzione
Utilizzare esclusivamente parti di ricambio e/o accessori forniti dalla ditta costruttrice.
La manutenzione dei riscaldatori deve essere eseguita esclusivamente da personale qualificato (esperto) e che abbia perfetta conoscenza delle caratteristiche dello strumento e dei suoi componenti. Tutti i tipi di intervento di manutenzione sui riscaldatori dovranno essere eseguiti in assenza di tensione elettrica.
7. Istruzioni per lo smontaggio e la pulizia del riscaldatore
Interrompere l’alimentazione elettrica del riscaldatore e lasciare raffreddare l’impianto.
Rimuovere il riscaldatore dalla sua posizione operativa prestando la massima attenzione evitando urti e altre manovre atte a danneggiarlo.
Pulire gli elementi riscaldanti con getto d’aria per eliminare residui di qualsiasi natura.
8. Smaltimento
I riscaldatori, terminato il ciclo di funzionamento, sono destinati alla rottamazione. Rispettare le norme vigenti in materia. Le parti metalliche, una volta pulite da guarnizioni, coperture protettive, così come ogni altro componente in materiale plastico, sono riciclabili.
9. Documenti e certificati
• Certificato di collaudo.
• Dichiarazione del Fabbricante.
• Attestato di Conformità CE
errepi s.a.s. declina ogni responsabilità per danni causati a persone o cose derivanti da un uso improprio dei prodotti forniti.