gruppo resistenze per MACCHINA SOFFIATRICE per soffiaggio materie plastiche
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Resistenze a fascia in ceramica

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 Privacy 196/2013

Riscaldatori a fascia con isolamento in ceramica

L’avvolgimento resistivo è realizzato con spirali a sezione circolare (per un buon irraggiamento termico) in filo NI/CR 80-20 a garanzia di un’elevata resistenza agli shock termici, di protezione ottimale contro l’ossidazione e di un basso coefficiente di variazione ohmica al variare della temperatura.

Il mosaico isolante in steatite ad elevata purezza (KER 221 – DIN 40685), garantisce ottima resistenza meccanica agli shock termici, elevato isolamento dielettrico e conducibilità termica.

Isolante termico in carta di fibra ceramica Fiberfrax® a bassa conducibilità termica.

Temperature di esercizio fino a 450°C.

Rivestimento esterno realizzato in AISI 430 e su richiesta in AISI 304.

I riscaldatori a fascia in ceramica sono normalmente costruiti con potenza specifica compresa tra 4 e 6 W/cm², ma è possibile raggiungere la densità di 8 W/cm² su particolari applicazioni.

E’ possibile costruire riscaldatori a fascia in ceramica a partire dal diametro minimo di 45 mm. fino al diametro massimo di 500 mm., oltre il quale è necessario suddividere il riscaldatore in due o più settori, uniti da tiranti a molla e con alimentazione separata.

SEZIONE RISCALDATORE A FASCIA CON ISOLAMENTO IN CERAMICA

INFORMAZIONI COSTRUTTIVE

  1. Avvolgimento resistivo con spirali a sezione circolare (per un buon irraggiamento termico) in filo nichel / cromo 80/20 a garanzia di una elevata resistenza agli shock termici, protezione ottimale contro l’ossidazione e di un basso coefficiente di variazione ohmica al variare della temperatura
  2. Mosaico isolante in steatite ad elevata purezza (KER 221 – DIN 40685), ottima resistenza meccanica agli shock termici , elevato isolamento dielettrico e conducibilità termica (per conduzione e per irraggiamento) ed omogenea trasmissione del calore (utile per temperature di esercizio fino a 450° C)
  3. Rivestimento esterno realizzato in acciaio inossidabile ferritico o AISI 430 (a norme UNI X8Cr17 EN 1.4016) spessore mm. 0,7, e su richiesta in AISI 304 di pari spessore
  4. Isolante termico in carta di fibra ceramica Fiberfrax® a bassa conducibilità termica (temperatura massima di esercizio 1200° C) ed a elevata resistenza dielettrica spessore mm.3
  5. Box metallico a protezione delle diverse tipologie di connessioni elettriche (morsettiera ceramica, perni filettati, giunzione tra cavi di alimentazione e circuito resistivo interno
  6. Sistema di bloccaggio cavi di alimentazione (se presenti), tramite supporti atti a serrare la guaina di protezione senza danneggiarla
  7. Sistema di chiusura con viti a testa esagonale cava (in ferro o in acciaio inox), per un perfetto serraggio sul corpo del cilindro. Per migliorare l’adesione del riscaldatore (e comunque di serie su tutti i riscaldatori con Ø superiore ai 300 mm.) e’ possibile dotare lo stesso di viti con molla di compressione (vedi figura 1 a lato)

VANTAGGI D’USO

I riscaldatori a fascia in ceramica garantiscono una lunga serie di vantaggi, rispetto ai tradizionali riscaldatori con isolamento in mica, tra i quali:

• Lunga durata di funzionamento (a parità di densità superficiale)
• Notevole risparmio energetico (rafforzato dallo strato isolante in Fiberfrax®)
• Immediata trasmissione del calore (per conduzione e per irraggiamento)
• Elevato isolamento elettrico (garantito dall’elevata purezza della ceramica)
• Uniformità riscaldante • Estrema facilità di installazione (per via dell’elevata flessibilità)

TIRANTE A MOLLA

Tirante con molla elicoidale a compressione con spire aperte.
Consigliabile per tutti i riscaldatori con Ø pari o superiore a 300 mm. e per tutte le installazioni verticali.
Le molle garantiscono tensione costante (compensando le dilatazioni del metallo) garantendo una perfetta aderenza al cilindro.

RISCALDATORI CERAMICI A FASCIA CON FORI PER TERMOCOPPIA

Sui riscaldatori a fascia in ceramica è possibile realizzare fori o asole per il posizionamento di sensori di vario tipo (es. Termocoppie, PT100 ecc…), o per il transito di parti e componenti macchina (es. alberi di trasmissione, tiranti etc.)

POSIZIONAMENTO FORI SONDE

I fori e le asole per il passaggio dei sensori (o per il passaggio dei componenti macchina) possono essere più facilmente posizionati lungo un’ unica circonferenza del mosaico ceramico in modo da allineare il circuito resistivo al suo interno, oltre che per garantire una più omogenea distribuzione del calore (vedi figura a lato).

Possibilità di realizzare riscaldatori con fori dislocati in qualsiasi punto della superficie scaldante, compatibilmente con le loro dimensioni, la loro potenza e la posizione delle uscite elettriche (vedi figura sotto).

SUPPORTO FILETTATO PORTASONDA

L’installazione del supporto ad omega (filettato) per fissaggio dei sensori garantisce un affidabile e solido punto di fissaggio per ogni tipo di sensore per la rilevazione della temperatura, posizionando lo stesso direttamente sul cilindro di plastificazione o sul fusto ove è installato il riscaldatore, garantendo così (per effetto della molla di compressione dei sensori) una perfetta e costante aderenza del sensore a supporto.

SUPPORTO FILETTATO PORTASONDA

POSSIBILI ULTERIORI ORIENTAMENTI (RISPETTO ALL’USCITA ELETTRICA)

DIMENSIONI RISCALDATORI CERAMICI

E’ possibile costruire riscaldatori a fascia in ceramica a partire dal diametro minimo di 45 mm. fino al diametro massimo di 500 mm., oltre il quale è necessario suddividere il riscaldatore in due o più settori, uniti da tiranti a molla e alimentati separatamente. La larghezza (o altezza) dei riscaldatori è legata alle dimensioni standard dei mattoni ceramici che compongono il mosaico isolante ed è riassunta nella tabella a lato, tenuto conto che alle misure indicate vanno aggiunti mm.3, derivanti dalla bordatura esterna (in lamiera) per il contenimento dello stesso mosaico isolante. Lo spessore standard dei riscaldatori a fascia in ceramica è di mm.13 (in assenza di un carter isolato o di una qualsiasi protezione meccanica).

DISPOSIZIONE CONNESSIONI ELETTRICHE E FORATURE

Per scegliere la tipologia di connessione elettrica idonea al tipo di riscaldatore (con la relativa direzione di uscita) consultare la sezione dedicata alle stesse, fermo restando che la Errepi s.a.s. si riserva il diritto di apporre la connessione elettrica più idonea alle dimensioni, alla potenza elettrica, alla temperatura di esercizio, alla tipologia e all’uso del riscaldatore.

ALCUNI TIPI DI FINITURE ELETTRICHE

RISCALDATORI CERAMICI A FASCIA CON ISOLAMENTO ESTERNO

Per un migliore rendimento, i riscaldatori a fascia in ceramica possono essere ricoperti da uno strato di materiale isolante per alte temperature, successivamente protetto da una struttura metallica di contenimento, apribile tramite cerniere o fissato al riscaldatore.

RISCALDATORI CERAMICI A FASCIA CON STRUTTURA FORATA

Per un più rapido raffreddamento (su eventuali estrusori con carter ventilato), è possibile creare riscaldatori a fascia in ceramica con mosaico riscaldante e struttura metallica esterna a griglia forata in modo da permettere alla ventilazione applicata di transitare agevolmente e investire rapidamente il cilindro dell’estrusore.

Informazioni Tecniche

MASSIMA DENSITA' SUPERFICIALE (RAPPORTO TEMPERATURA / DIAMETRO)

Nel grafico a lato viene indicata la massima densi tà super f iciale (W/cm²) ammissibile in relazione al diametro del riscaldatore e alla temperatura di esercizio dello stesso. In base al tipo di applicazione (es. su applicazione con temperature e cicli di lavoro particolarmente intensi) si dovrà scegliere di declassare la densità superficiale del riscaldatore in modo da non pregiudicare la sua efficienza e la sua durata nel tempo.

N.B. Su tutti i riscaldatori protetti da involucro e/o materassino coibente la densità superficiale dovrà essere ridotta di almeno 1,00 W/cm²

TEST COMPARATIVO DI DURATA

N.B. Le ore di vita sono stimate sulla base di test interni, su riscaldatori con densità superficiale media, a condizioni ambientali e d’uso costanti, nonché sotto stretto controllo della temperatura superficiale (e non su effettive unità lavorative con esercizio e condizioni variabili); ne consegue che i dati scaturiti hanno carattere puramente indicativo.

TEMPERATURA DI FUSIONE DELLE MAGGIORI MATERIE PLASTICHE

RISPARMIO ENERGETICO IN Kw/h

Nel grafico a lato é raffigurato il risparmio energetico tipico di un r iscaldatore in ceramica, rispetto ad uno con isolamento in mica. Questo è possibile per via della rapida cessione della temperatura del filamento resistivo, in combinazione con lo strato di materiale isolante (Fiferfrax®). Evidente è il reale risparmio energetico, stimato intorno al 20%. Tale risparmio potrà essere ulteriormente aumentato se si attua un sistema di carter di protezione isolati.

CONDIZIONI TEST
Temperatura superficiale (lato interno), rilevata su riscaldatori a fascia serrati su cilindro in ferro (spessore 10 mm.), in ambiente a 20° C (aria statica a pressione atmosferica) e senza nessun controllo della temperatura.

Nel grafico a lato é raffigurato il risparmio energetico tipico di un r iscaldatore in ceramica, rispetto ad uno con isolamento in mica. Questo è possibile per via della rapida cessione della temperatura del filamento resistivo, in combinazione con lo strato di materiale
isolante (Fiferfrax®). Evidente è il reale risparmio energetico, stimato intorno al 20%. Tale risparmio potrà essere ulteriormente aumentato se si attua un sistema di carter di protezione isolati.

CONDIZIONI TEST
Temperatura superficiale (lato interno), rilevata su riscaldatori a fascia serrati su cilindro in ferro (spessore 10 mm.), in ambiente a 20° C (aria statica a pressione atmosferica) e senza nessun controllo della temperatura.
SCARICA LA SCHEDA TECNICA RESISTENZE A FASCIA IN CERAMICA IN PDF

Istruzioni di sicurezza, installazione, uso e stoccaggio

1. Premessa

Le seguenti istruzioni di sicurezza si riferiscono all’installazione, uso, manutenzione e stoccaggio di riscaldatori a fascia con isolamento in ceramica.

2. Luogo di stoccaggio

Immagazzinare l’elemento in un luogo a temperatura ambiente e privo di umidità.

3. Connessioni elettriche

Proteggere le connessioni da eventuale contatto con liquidi o gas. Effettuare cablaggi elettrici evitando che spigoli affilati possano danneggiare i rivestimenti dei cavi causando corto circuito. Posizionare i cavi di connessione in maniera appropriata, evitando il contatto diretto con superfici troppo calde (250ºC max). Prestare molta attenzione alla tensione di alimentazione.

4. Condizioni per l’installazione

Applicare il riscaldatore verificando che venga ben stretto sul cilindro tramite le apposte viti TCE fornite a corredo. Al raggiungimento della temperatura di esercizio (450ºC max) oppure dopo circa 30 minuti, procedere con un nuovo serraggio delle viti. Ripetere questa procedura dopo alcune ore di funzionamento dell’impianto. Queste procedure devono essere effettuate per compensare le dilatazioni termiche della parte metallica del riscaldatore durante il funzionamento. Inconveniente principale causato dalla mancato rispetto di quanto sopra è il surriscaldamento della parte non perfettamente a contatto con la superficie da scaldare, che si evidenzia in una variazione di colore del riscaldatore ( viola/nero) pregiudicandone la durata del tempo.

5. Sistemi di controllo e sicurezza

Dotare l’impianto di centraline di termoregolazione adatte alla potenza dei riscaldatori e configurati secondo il tipo di termocoppia utilizzata. Installare termoregolatori o centraline con dispositivo automatico “soft start” per prevenire eventuali malfunzionamenti causati da possibile umidità accumulata dal riscaldatore.

6. Manutenzione e sostituzione

Utilizzare esclusivamente parti di ricambio e/o accessori forniti dalla ditta costruttrice. La manutenzione dei riscaldatori deve essere eseguita esclusivamente da personale qualificato (esperto) e che abbia perfetta conoscenza delle caratteristiche dello strumento e dei suoi componenti. Tutti i tipi di intervento di manutenzione sui riscaldatori dovranno essere eseguiti in assenza di tensione elettrica.

7. Istruzioni per lo smontaggio e la pulizia del riscaldatore

Interrompere l’alimentazione elettrica del riscaldatore e lasciare raffreddare l’impianto. Svitare le viti ed aprire la custodia dei contatti elettrici, scollegare i cavi di alimentazione, il cavo di terra ed i cavi del termostato (nei modelli con box di connessione ispezionabile). Rimuovere il riscaldatore dalla sua posizione operativa prestando la massima attenzione evitando urti e altre manovre atte a danneggiarlo. Pulire gli elementi riscaldanti con getto d’aria per eliminare residui di qualsiasi natura.

8. Smaltimento

I riscaldatori, terminato il ciclo di funzionamento, sono destinati alla rottamazione. Rispettare le norme vigenti in materia. Le parti metalliche, una volta pulite da guarnizioni, coperture protettive, così come ogni altro componente in materiale plastico, sono riciclabili.

9. Documenti e certificati

• Certificato di collaudo.
• Dichiarazione del Fabbricante.
• Attestato di Conformità CE

errepi s.a.s. declina ogni responsabilità per danni causati a persone o cose derivanti da un uso improprio dei prodotti forniti.

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Connessioni Assiali

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Connessioni Radiali

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Connessioni Tangenziali

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