Riscaldatori microtubolari per riscaldamento ugelli e usi vari
I riscaldatori microtubolari sono composti da una guaina in acciao AISI 304 nella quale il filo resistivo in NI/CR è isolato nella stessa da una massa di ossido di magnesio (MgO) compattato.
Mediante un processo di ricottura, il riscaldatore microtubolare acquista una notevole malleabilità che gli permette di essere sagomato anche in forme molto complesse e raggi di curvatura minimi.
Il carico superficiale massimo consentito per i riscaldatori microtubolari è di 8W/cm² e possono essere realizzati con termocoppia incorporata (J standard, K su richiesta).
Il riscaldatore microtubolare può essere realizzato utilizzando diverse tipologie di guaine protettive per i conduttori elettrici, con elevato grado di protezione IP.
INFORMAZIONI COSTRUTTIVE
I riscaldatori microtubolari sono realizzati partendo da una spirale resistiva nelle più pregiate leghe di nichel, e da una serie di altri componenti tra i quali troviamo:
• Ossido minerale purissimo (altamente compattato e ricotto) ad elevato isolamento dielettrico con ottima resistenza alle elevate temperature
• Corazza esterna in AISI 304 che conferisce al riscaldatore un’ottima resistenza alle temperature di esercizio e una particolare duttilità alle torsioni
• Connessioni elettriche realizzate con cavi altamente performanti, in base alle temperature di esercizio, e con elevato grado di protezione IP
• Protezione cavi in svariati materiali (guaine in fibra, guaine metalliche, tubi corrugati e calze metalliche) per elevati standard di protezione meccanica
IMPIEGHI E VANTAGGI
I riscaldatori microtubolari per via della loro struttura compatta e dell’estrema versatilità possono essere impiegati nelle più disparate applicazioni industriali, potendo contare sul binomio ridotte dimensioni ed elevata temperatura di esercizio (massimo 750° C).
Per via del loro eccellente scambio termico (frutto della particolare costruzione) e della loro uniformità di riscaldamento, sono particolarmente utili in svariate applicazioni, sia che si tratti di riscaldare strutture metalliche piane (come stampi o barre saldanti) o strutture cilindriche (come ugelli o tubazioni). Alcune delle applicazioni tipiche sono:
Stampi per il settore della plastica, Stampi per incisione, Incollatrici, Pompe dosatrici, Macchine e Crogiuoli per circuiti stampati, Macchine per la lavorazione del legno, Barre saldanti, Macchine per il settore alimentare, Macchine per pressofusione, Macchine da caffè, Macchine per il settore dolciario, Iniettori industriali, Macchine e Strumenti da laboratorio, Impacchettatrici, Fusori per liquidi e gas, Canali e tubazioni calde ecc.
E’ possibile realizzare riscaldatori con termocoppia (tipo J) incorporata
I riscaldatori microtubolari, possono essere costruiti con una potenza specifica (W/cm²) variabile in funzione del tipo di impiego e delle temperature di esercizio, in ogni caso non oltre gli 8 W/cm², mentre, per quanto riguarda la tensione di alimentazione non potrà essere superiore a 260V.
In ogni caso entrambe sono soggette a verifica di fattibilità in rapporto a molteplici fattori.
PROTEZIONI CONDUTTORI ELETTRICI ISOLATI
1) Protezione con guaina in fibra di vetro rivestita in silicone per alta temperatura e ad alto isolamento dielettrico. Elevata flessibilità e buona resistenza meccanica con massima temperatura di esercizio di 180° C (punte 230° C)
2) Protezione con calza di treccia metallica flessibile in acciaio zincato (versione standard) o inox (a richiesta). Questa protezione è utile per proteggere i cavi da abrasioni e strappi garantendo una discreta flessibilità e una buona resistenza meccanica.
Massima temperatura di esercizio 320° C.
3) Protezione con guaina metallica flessibile in acciaio zincato (versione standard) o inox (a richiesta) per preservare i cavi da abrasioni e strappi conservando una buona flessibilità e un’ ottima resistenza meccanica. Massima temperatura di esercizio 280° C.
ORIENTAMENTO CAVI
PIEGHE E TOLLERANZE
Alcune tipologie di pieghe tra le molteplici realizzabili con i riscaldatori microtubolari. E’ possibbile realizzare qualsiasi tipo di piega, fermo restando una particolare cura nell’attuazione della stessa, tenendo presente il raggio minimo di curvatura (mm.6) e il fatto che una volta eseguita la piega non è possibile riportare allo stato originale il riscaldatore, pena il danneggiamento irreparabile.
Sotto invece viene riportata una tabella con le tolleranze costruttive, standard, utilizzate nella costruzione di tutti i riscaldatori microtubolari.
Istruzioni di sicurezza, installazione, uso e stoccaggio
1. Premessa
Le seguenti istruzioni di sicurezza si riferiscono all’installazione, uso, manutenzione e stoccaggio di resistenze corazzate microtubolari.
2. Luogo di stoccaggio
Immagazzinare l’elemento in un luogo a temperatura ambiente e privo di umidità.Nel caso di stoccaggio prolungato, prima della messa in funzione del riscaldatore si suggerisce di essiccarlo in forno per 10/12 h alla temperatura di 100/130°. L’ossido di magnesio di cui è composto, essendo materiale idroscopico, tende ad accumulare umidità ambientale.
3. Connessioni elettriche
Proteggere le connessioni da eventuale contatto con liquidi o gas. Effettuare cablaggi elettrici evitando che spigoli affilati possano danneggiare i rivestimenti dei cavi causando corto circuito. Posizionare i cavi di connessione in maniera appropriata, evitando il contatto diretto con superfici troppo calde (250ºC max). Prestare molta attenzione alla tensione di alimentazione e alla polarità dei cavi termocoppia ( ove presenti).
4. Condizioni per l’installazione
Prestare attenzione al raggio minimo di piegatura e al fatto che le parti sagomate non possono essere ulteriormente ripiegate. Non piegare il tubetto di connessione cavi-resistenza e nemmeno i primi 5mm. circa di zona neutra del riscaldatore. Durante installazione utilizzare unicamente paste o spry non conduttivi da applicare sul riscaldatore.
5. Sistemi di controllo e sicurezza
Dotare l’impianto di centraline di termoregolazione adatte alla potenza dei riscaldatori e configurati secondo il tipo di termocoppia utilizzata. Installare termoregolatori o centraline con dispositivo automatico “soft start” per prevenire eventuali malfunzionamenti causati da possibile umidità accumulata dal riscaldatore.
6. Manutenzione e sostituzione
Utilizzare esclusivamente parti di ricambio e/o accessori forniti dalla ditta costruttrice. La manutenzione dei riscaldatori deve essere eseguita esclusivamente da personale qualificato (esperto) e che abbia perfetta conoscenza delle caratteristiche dello strumento e dei suoi componenti. Tutti i tipi di intervento di manutenzione sui riscaldatori dovranno essere eseguiti in assenza di tensione elettrica.
7. Istruzioni per lo smontaggio e la pulizia del riscaldatore
Interrompere l’alimentazione elettrica del riscaldatore e lasciare raffreddare l’impianto. Rimuovere il riscaldatore dalla sua posizione operativa prestando la massima attenzione evitando urti e altre manovre atte a danneggiarlo. Pulire gli elementi riscaldanti con getto d’aria per eliminare residui di qualsiasi natura.
8. Smaltimento
I riscaldatori, terminato il ciclo di funzionamento, sono destinati alla rottamazione. Rispettare le norme vigenti in materia. Le parti metalliche, una volta pulite da guarnizioni, coperture protettive, così come ogni altro componente in materiale plastico, sono riciclabili.
9. Documenti e certificati
• Certificato di collaudo.
• Dichiarazione del Fabbricante.
• Attestato di Conformità CE
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